In questa pagina abbiamo voluto raccogliere parole diverse, da poesie, preghiere, testi sacri e profani, con l'unica finalità di commemorare non solo l'anima eterna, ma l'animo di Massimiliano.
Nessuno dimentica la sua dolcezza, la disponibilità verso gli altri, la cura e lo stupore per le piccole cose della vita.
E nessuno può e deve dimenticare il suo gesto d'amore più grande, il dono della sua vita, per amore della sua vita che continua!
Il
pianto delle mamme di Gerusalemme
inonda di pietà il cammino del Condannato,
smorza le ferocia di una esecuzione capitale
e ci ricorda che siamo tutti figli:
figli usciti dall'abbraccio di una mamma.
Ma il pianto delle mamme di Gerusalemme
è soltanto una piccola goccia
del fiume di lacrime versato dalle mamme:
mamme di crocifissi, mamme di assassini,
mamme di drogati, mamme di terroristi,
mamme di stupratori, mamme di pazzi:
...ma sempre mamme!
Il pianto però non basta.
Il pianto deve tracimare in amore che educa,
in fortezza che guida, in severità che corregge,
in dialogo che costruisce, in presenza che parla!
Il pianto deve impedire altri pianti!
“CONOSCERE BENE I PROPRI DIRITTI E CHIEDERE DI FARLI RISPETTARE E’, COME DICE SAN PAOLO, ESSERE CARITATEVOLI NELLA VERITA’ E NELLA GIUSTIZIA.”
Riflessioni a cura degli alunni della classe V A delle Scuole Elementari “De Amicis” I° Circolo Didattico di Locri
LETTERA APERTA DAI BAMBINI DI LOCRI :
Cari Signori Adulti della nostra Città di Locri, questa sera si recita a soggetto!
Ci avete dedicato questa” Settimana cittadina” per la promozione dei nostri diritti e delle opportunità di benessere e di crescita ; e noi Vi ringraziamo, perchè sentiamo la vostra attenzione: sentiamo che avete tutti compreso che siamo la legge della vostra vita, una legge semplice, che si perpetua in ognuno di noi.
La nostra città sta soffrendo molto, perchè si sono ripetuti molti fatti violenti. Non vedete come ha paura e trema il nostro piccolo cuore?
Noi vogliamo chiedere a tutti Voi, alle nostre famiglie, alla nostra Scuola, alle Istituzioni, di aiutarci a diventare grandi e sereni, di non lasciare che nessuno di noi rimanga “ un bambino in bilico”, tra la legalità e la mafia.
Vogliamo chiederVi di aiutarci a conservare il nostro stupore infantile, perchè il fulmine va chiarito ai bambini con tenere spiegazioni; vogliamo chiederVi di lasciarci sognare carillons e giostre, e fiabe e caleidoscopi, e tanti amici disegnati dalle nuvole, perchè questo tempo è il nostro tempo...
Vogliamo chiederVi che la musica bella non accompagni solo le lacrime nei funerali affollati ; vogliamo chiederVi di ascoltarci e di darci la Vostra voce quando le nostre parole sono troppo leggere... Vogliamo chiederVi di non fare delle vostre responsabilità il lamento di Penelope...Vogliamo chiederVi di aiutarci a coltivare la speranza, e di non lasciarci temere un futuro di pane raffermo e di posti in piedi....
Così come l’acqua è insegnata dalla sete, così come la gioia è insegnata dal dolore, così la pace è insegnata dalla legalità :
noi, bambini della Città di Locri, ci impegniamo al rispetto dei nostri doveri, rispettando i diritti di ogni persona. E ci impegniamo anche ad arrabbiarci, se Voi Signori Adulti non rispetterete i diritti dei bambini!
Perchè NESSUN BAMBINO DI LOCRI, NESSUNO! NEPPURE UNO SOLO! debba ancora essere violato dall’indifferenza o dalla cattiveria dei grandi.
Vi regaliamo questa girandola azzurra, che vuole essere il simbolo dei nostri desideri e dei nostri sogni: azzurri di fantasia, e di speranze.... Come i bambini, anche i sogni devono crescere: perciò, non abbandonateli mai!
Grazie !
I bambini della Città di Locri
Locri, 20 / 26 novembre 2005.
Settimana cittadina per la promozione dei diritti dell’infanzia
Dicono alcuni che l'Amore
è un fiore, o un bambino.
Altri, che manda avanti il mondo.
Altri ancora, che è un'assurdità.
La verità, vi prego, sull'Amore.
Se non avessi amato
non sarei stato che un cavo bronzo risuonante.
Quello che ho amato mi appartiene,
quello che ho amato non mi sarà strappato.
Quello che ho veramente amato
è la mia vera eredità.
"Sia sempre un Bimbo il centro del mondo.
Voi stessi abbiate un cuore fanciullo "
padre David Maria Turoldo
Alla vita
La vita non
è uno scherzo.
Prendila sul serio
come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell'al di là.
Non avrai altro da fare che vivere.
La vita non
é uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla é più bello, più vero della vita.
Prendila sul
serio
ma sul serio a tal punto
che a settant'anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.
Nazim Hikmet